Free tour nel cervello di una svarionata (e lo so che "dull" non vuole la esse…)

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Questioni di ordinaria follia

Smaltire. Questo il verbo di questa settimana.
Smaltire un cazzotto nello stomaco, un’informazione non richiesta, una dichiarazione improvvisa, la rabbia di un momento e la confusione di tre giorni. Venerdì avrò da smaltire anche un bel po’ di alcol e risate, o almeno spero vista la festa di laurea alla quale sono stata caldamente invitata…

Alcune faccende non si vorrebbero mai affrontare ma te le trovi davanti a tradimento e per quanto ci sbatti contro, o le risolvi e passi avanti o restano lì, perennemente, a farti muro. Ho scelto di prendere quanto più posso con filosofia, almeno a livello di cuore: non posso risolvere e allora andiamo di muro di gomma; c’è ma perlomeno non mi ci faccio male. Spero.

LuBo se n’è uscito con la centesima trovata del mese: marpioneggia pesantemente. Una cosa tipo Prima o poi ti innamorerai di me invece di quel Carciofazzo! ma non ha inteso che è senza speranza, da qui all’eternità. Eppure mi fa gli occhioni da triglia, mi massacra di messaggini, grugnisce con fare più sensuale e si è pure messo a disposizione per soddisfare qualsiasi scemenza mi salti in mente.

Noneeee! Striglizzati che sei un caso perso!

A me fa pure tenerezza ma più di quello…
Il massimo è quando vede Davide: se non fossi invischiata da ‘sta cosa atroce ne riderei da restarci secca. Davide non lo calcola di striscio e LuBo gliene dice di ogni, sempre quando lui non c’è (sia mai che lo smentisce XD). Insulti in differita insomma.
Ieri per un pelo non mi invita a casa: invito declinato con un bel passettone indietro, ruota sui talloni e via a missile. Il tentennamento è letale in questo caso: quello ti acchiappa, rumoreggia contrariato ad occhi assottigliati e a stento si trattiene da legarti alla sedia.

No grazie.

Stasera voleva andare a ballare e inutile spiegargli che di lunedì manco la balera sta aperta. Poi s’è ricordato della palestra e me la sono svignata con lui una mezza dozzina di passi indietro che blaterava che la poteva rimandare, che dovevo aspettare…
Ma la perla è stata quando mi ha detto che se sparisco di nuovo per mesi mi viene a pigliare a casa.

“Ora che sei qui non ti lascio più.”

Sembra la dichiarazione di un naufrago ad uno scoglio in mezzo al mare alto. Stavolta mi lega davvero al rimorchio della sua Ford…